IL DIRITTO AL DIALOGO E AD UN BUON INIZIO
4. IL DIRITTO AL DIALOGO – Dobbiamo constatare sempre di più la triste realtà di un sistema di comunicazione e di informazione “unidirezionale”. Siamo spettatori passivi dei tanti mass media: soprattutto la televisione. In quasi tutte le case si mangia, si gioca, si lavora, si accolgono gli amici “a televisione accesa”. E la televisione trasmette modelli culturali, ma soprattutto plasma il consumatore passivo. Con la televisione non si prende certo la parola. Cosa diversa è il raccontare fiabe, narrare leggende, vicende e storie, fare uno spettacolo di burattini. In questi casi anche lo spettatore-ascoltatore può prendere la parola, interloquire, dialogare.
6. IL DIRITTO AD UN “BUON INIZIO” – Mi riferisco alla problematica dell’inquinamento. L’acqua non è più pura, l’aria è intrisa di pulviscoli di ogni genere, la terra è inquinata dalla chimica di sintesi. Si dice sia il frutto non desiderato dello sviluppo e del progresso. Eppure oggi è importante anche “tornare indietro”. Ritrovato il gusto del camminare per la città, lo stare insieme in maniera conviviale. Ed è questo che spesso i bimbi e le bimbe ci chiedono. Da qui l’importanza dell’attenzione a quello che fin da piccoli “si mangia”, “si beve” e “si respira”.
Incontro con l’autrice Anna Sarfatti
Immaginate le parole della Costituzione, schierate nei loro articoli, rompere le righe e mettersi a giocare: ogni articolo diventerebbe una filastrocca, un’immagine poetica per trasmettere ai bambini i principi che fanno di questa Carta un testo fondamentale per sentirsi a pieno cittadini e vivere bane con gli altri. Non è mai troppo presto per conoscere e far conoscere e amare i concetti di diritto, dovere, libertà, uguaglianza, pace, giustizia e dignità.
Bibliografia:
A. Sarfatti, La Costituzione raccontata ai bambini, Mondadori
A. Sarfatti, L’isola delle regole, in uscita per Mondadori