Mercoledì 27 settembre 2023
ore 18.30
Royal Victoria Hotel – Lungarno Antonio Pacinotti, 12 – Pisa

Primo appuntamento della rassegna Animae Loci

in occasione dell’Anteprima Pisa Book Festival

L’Associazione culturale La Nottola di Minerva presenta il primo appuntamento della rassegna Animae Loci per il progetto speciale La Toscana delle Donne, con il sostegno della Regione Toscana, in collaborazione con Pisa Book Festival – 21° edizione

Storie di Donne, mare e libertà

Performance letteraria e musicale

Intervengono le scrittrici Lorenza Pieri e Evelina Santangelo

Musiche a cura di Giuditta Scorcelletti (voce e chitarra)

Modera la giornalista Maria Cristina Carratù

Introducono Cristina Manetti (Regione Toscana – Toscana delle Donne), Lucia Della Porta (Pisa Book Festival) e Stefania Costa (Associazione La Nottola di Minerva)

Inaugurazione della rassegna Animae Loci. Itinerario letterario e artistico alla ricerca dei luoghi dell’anima, per l’Anteprima del Pisa Book Festival. L’incontro di voci femminili, scrittrici e artiste, per collegare l’anima dei luoghi e i luoghi dell’anima.

Storie di donne, mare e libertà, una performance letteraria e musicale con la presenza delle scrittrici Lorenza Pieri e Evelina Santangelo e l’accompagnamento musicale di Giuditta Scorcelletti con musiche tradizionali toscane.

Saranno presenti Cristina Manetti della Regione Toscana, Lucia Della Porta del Pisa Book Festival e Stefania Costa dell’Associazione culturale La Nottola di Minerva.

Modera l’incontro la giornalista Maria Cristina Carratù.

La rassegna promuove la lettura con modalità non convenzionali per ritrovare l’antico legame tra la donna, la natura e la cultura creando delle reti per raccontare il contemporaneo e aprendo lo sguardo verso una comunità più inclusiva e giusta e La Toscana delle Donne.

 Erosione – Lorenza Pieri
Edizioni e/o

Mentre l’innalzamento delle acque minaccia il luogo dove sono cresciuti, tre fratelli fanno i conti col passato e con un futuro privo di certezze, come una casa le cui fondamenta sono allagate per sempre.

Il romanzo americano dell’autrice di Isole minori e Il giardino dei mostri

Siamo sulla Chesapeake Bay, costa atlantica degli Stati Uniti, in una zona in cui la terra deve fare da sempre i conti con l’acqua; l’Oceano di fronte e il più grande estuario nordamericano alle spalle. Dopo anni di fallimentari tentativi di salvare la villa di famiglia, sempre più minacciata dal progressivo innalzamento delle acque, colpita una stagione dopo l’altra da allagamenti e uragani, tre fratelli, Anna, Geoff e Bruno, riescono a venderla. Sono alle prese con l’ultimo trasloco in cui ognuno di loro deve riempire una e una sola scatola con gli oggetti che vuole salvare: un’occasione per fare i conti con il tempo, con l’infanzia, il distacco definitivo da un luogo amato e odiato, con il rapporto difficile con i fratelli e gli altri familiari, con le proprie responsabilità, l’ineluttabilità del caso, i sentimenti indomabili. Con il pensiero di un futuro che sembra essere – per ognuno di loro in modo molto diverso – privo di certezze, come una casa le cui fondamenta sono allagate per sempre.

Il sentimento del mare – Evelina Santangelo
Einaudi

Il mare trabocca di storie: viste da terra, cercate fra le onde o luccicanti sul fondale. Vicende e avventure che hanno sempre qualcosa di epico, mitico ed estremo. E a raccontare questo mare corale è la voce della scrittrice colta in un momento di deriva della propria esistenza. È lei, ferita e stremata come dopo un naufragio, che ne raccoglie le tante storie con un’angolazione calda, narrativa, quasi investigativa: l’ostinazione di Carmelo, che ha cercato di dare una nuova esistenza a un capodoglio ucciso dall’uomo ricomponendone lo scheletro per anni; le parole di due apneisti, Fausto e Gaetano, che ci trasmettono con una concretezza visionaria cosa significa «sentirsi tutt’uno con l’acqua, sentirsi pesce, mare…»; la mattanza finita con la morte di un ragazzo pieno di vita; le gesta di chi – come Donald Crowhurst nel 1968 – il mare lo ha voluto sfidare in barca a vela, in un giro del mondo senza scali che lo ha portato alla follia; le disavventure di quanti hanno rischiato la vita tra pirati e banditi, o fronteggiato tempeste che nemmeno il coltello che taglia la coda di drago è riuscito a domare; le donne di Lipari, instancabili, che negli anni Cinquanta hanno affrontato fatiche immani per strappare magre risorse alla terra e alle onde. Il Mediterraneo è il mare tra le terre, il mare delle civiltà, e insieme il mare della vergogna, il mare dei migranti. Sulla sua superficie affiora pian piano anche la vita della donna che scrive: l’infanzia scatenata tra campagna e rocce, la passione matta per uno zio pescatore, la crisi che sta vivendo ora, mentre racconta da sopravvissuta anche lei, e si immerge d’inverno nell’acqua gelida alla ricerca di qualcosa che assomigli alla piú sfrenata vitalità, a una ridefinizione liquida di sé, forse. Tanto da poter dire: «Cosí adesso ho raccolto i miei venti favorevoli nel bicchiere di vino che sorseggio lentamente e sto in ascolto di quel che accade intorno e dentro di me…»

Lorenza Pieri è scrittrice, giornalista e traduttrice. Dopo l’infanzia trascorsa in Toscana ha vissuto a Parigi, Torino e Roma, lavorando per quindici anni in editoria. Naturalizzata americana, si è stabilita per otto anni a Washington DC da dove ha continuato a scrivere anche di politica e cultura per diverse testate giornalistiche. Il suo primo romanzo, Isole minori (Edizioni E/O, 2016), è stato vincitore di quattro premi ed è tradotto in sei lingue. Sempre per le nostre edizioni nel 2019 è uscito Il giardino dei mostri, candidato al Premio Strega 2020 e pubblicato in Francia e in USA e UK da Europa Editions. L’uscita di Erosione coincide con il suo ritorno in Italia.

Evelina Santangelo è nata a Palermo. Presso Einaudi ha pubblicato nel 2000 la raccolta di racconti L’occhio cieco del mondo (con cui ha vinto i premi Berto, Fiesole, Mondello opera prima, Chiara, Gandovere-Franciacorta), e i romanzi La lucertola color smeraldo (2003), Il giorno degli orsi volanti (2005), Senzaterra (2008), Cose da pazzi (2012), Non va sempre cosí (2015) e Da un altro mondo (2018, libro dell’anno della trasmissione Fahrenheit Rai-Radio3, Premio Feudo di Maida, Superpremio Sciascia-Racalmare, Premio Pozzale Luigi Russo). Nel 2023, sempre per Einaudi, è uscito il reportage narrativo Il sentimento del mare. Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori e Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi Stile Libero, 2000 e 2004), Principesse azzurre 2 (Oscar Mondadori, 2004) e Deandreide (Rizzoli Bur, 2006), Le ferite (Einaudi, 2021). Con il racconto Presenze ha partecipato all’antologia L’agenda ritrovata. Sette racconti per Paolo Borsellino (Feltrinelli, 2017). Ha anche tradotto Firmino di Sam Savage, Rock’n’roll di Tom Stoppard, e curato Terra matta di Vincenzo Rabito.

Giuditta Scorcelletti, cantante e autrice, da oltre vent’anni è impegnata nella ricerca e nell’interpretazione del canto tradizionale; dal 2004 al 2018 ha prodotto numerosi dischi di canti popolari toscani tra cui “Coscine di pollo” (Radicimusic). Nel 2012 ha prodotto “Astronave terra”, spettacolo su Gianni Rodari per il quale ha composto le musiche. Nel 2014 con il produttore e autore Michael Hoppé e con il chitarrista Alessandro Bongi ha inciso “Nightingale”, album di ballate americane originali, candidato ai Grammy Awards, (2015 categoria Folk) ora distribuito da True North. . Nel 2016, durante un Tour nel Sud d’Italia, Giuditta viene definita sulla Gazzetta del Mezzogiorno, “l’erede italiana di Joan Baez”. Nell’ottobre 2017 ha vinto il premio per la migliore interpretazione al concorso Andrea Parodi, Cagliari. Nello stesso anno ha inciso l’album/tributo “A Violeta” dedicato a Violeta Parra, in coppia con il chitarrista/cantante Maurizio Geri.

Nel 2020 incide l’album allegato al libro “Da voce a voce, canti popolari della Valdinievole” (Squilibri editore). Dal 2021 collabora al Tgsuite, la cronaca cantata di David Riondino.

Al momento è impegnata in trio con il jazzista Stefano Cocco Cantini e il chitarrista Paolo Batistini nella realizzazione di un progetto di rielaborazione di canti dell’area mediterranea e di un progetto dedicato a Leo Ferrè.

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