Un feto che racconta…
Il geniale scrittore inglese ci racconta come è nata l’idea del libro Nutshell/Nel guscio.
«Potrei anche essere confinato in un guscio di noce e sentirmi il re di uno spazio infinito – se non fosse la compagnia di brutti sogni», lamentava l’Amleto shakespeariano. Recluso a testa in giú nel guscio materno, il narratore di questo thriller unico nel suo genere ha invece finito lo spazio a disposizione. Una certa dose di piaceri regali – del sublime Sancerre Chavignol sorbito attraverso il cordone, magari – può forse allietare la sua attesa. Ma non mancano i brutti sogni, con la madre e lo zio perversi e assassini che il destino gli ha dato in sorte. E dunque basta con gli indugi, è arrivato il tempo di scegliere: essere o non essere?