Venerdì 23 dicembre 2022
ore 11.30
Loggiato del Museo Novecento
Fermata del Bibliobus (Biblioteca Itinerante) – Tramvia
Piazza Santa Maria Novella – Firenze
In occasione di Natale, nell’ambito della rassegna IDENTITIES. Leggere il contemporaneo – V edizione, l’Associazione culturale La Nottola di Minerva, con il contributo del Comune di Firenze e della Fondazione CR Firenze, nonché dello sponsor Tram di Firenze S.p.A., presenta l’ultimo appuntamento dell’anno:
Identità e pace
I Giorni della Pace
La libertà viaggia in tram
Concerto a cura di Martselina Davitaya (violino) e Kateryna Zarkova in arte EKA (Bandura)
e
presentazione del libro i Giorni della Pace con Denata Ndreca (edito da Scribo, di Ven. Phra Medhivajirodom e Denata Ndreca, illustrazioni di Valentina Giovacchini)
Letture a cura di Kateryna Zarkova
con la partecipazione di Antonietta Oristano in arte “Dottoressa Doda” (volontaria dell’Associazione Ridolina)
Introduce Alessia Bettini, Vicesindaca, Assessora alla Cultura
Imperdibile l’ultimo appuntamento dell’anno della rassegna Idientities. Leggere il contemporaneo, a cura dell’associazione culturale La Nottola di Minerva, un canto di Pace a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra, attraverso il dialogo, la lettura e la musica.
Sotto il Loggiato del Museo Novecento, Venerdì 23 dicembre alle ore 11.30, in Piazza Santa Maria Novella, un ricco programma musicale e culturale dal titolo I giorni della Pace, dedicato a tutti e in particolare ai bambini, un messaggio di Pace e di solidarietà in un momento così delicato e difficile.
In occasione del Natale saranno eseguiti da due straordinarie interpreti- Martselina Davitaya (violino) e Kateryna Zarkova in arte EKA (Bandura)- brani natalizi, tra cui Carol of the Bells, conosciuta anche come Ukrainian Bell Carol, una celebre canzone natalizia che unisce i popoli.
Musica e parole anche attraverso il libro e il dialogo de I Giorni della Pace, Scribo, di Ven. Phra Medhivajirodom e Denata Ndreca:
Purché questo mondo sia un luogo dove crescere
e convivere in pace, dove i bambini possano gettare
i loro primi passi in piena uguaglianza.
Un mondo fatto di alberi e frutti d’amore che
non divide per colore e razza.
I Giorni della Pace, è un messaggio di speranza e di cura che i due autori rivolgono a tutti: il Maestro Medhivajirodom, seconda persona al mondo ad essere nominato Patrono dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite UNHCR e la poetessa Denata Ndreca, designata al premio Women for Culture and for Peace – International Award 2022, riportano con il linguaggio dei bambini, princìpi e temi fondamentali che riguardano temi storici e l’importanza dell’ambiente. Il libro è stato illustrato dall’artista Valentina Giovacchini. Le letture sono a cura di Kateryna Zarkova.
In questa occasione sarà presente, inoltre, un’ospite speciale Antonietta Oristano, in arte Dottoressa Doda, volontaria di Ridolina, che con la sua attività e l’Associazione Culturale, trova ragione e ispirazione nella terapia del sorriso. Doda è un clown dottore che, da oltre venti anni in maniera professionale, porta leggerezza in contesti fragili come i reparti ospedalieri. E il prossimo 23 dicembre sarà presente insieme alla sua fedele Dodamobile: l’auto che da anni la accompagna quando c’è bisogno di sorridere.
In Piazza Santa Maria Novella, accanto alla fermata della tramvia, è previsto lo stazionamento del Bibliobus, la Biblioteca itinerante del Comune i Firenze, che metterà a disposizione dei bambini e genitori anche i libri in lingua ucraina (donazione alla Biblioteca delle Oblate) per avvicinare ancora di più alla lettura i piccoli e i grandi che vengono da lontano.
La partecipazione è libera e gratuita per grandi e piccini.
KATERYNA ZARKOVA in arte EKA All’età di sei anni inizia a studiare musica, inizialmente violino e poi Bandura, un antico strumento ucraino a 64 corde, e il canto. Dopo essersi diplomato come artista, musicista e insegnante di musica, EKA si è trasferita a Kiev dove ha vinto una borsa di studio per frequentare l’Università di Cultura e Arte della città. Ha iniziato i suoi studi con Professor Broyako Nadia. Una volta trasferitasi in Italia, EKA ha preso lezioni di canto moderno con vari docenti e allenatori, come Marco del Freo all’Accademia della Voce di Montecatini Terme, e poi a Firenze con Davide Verdigris, coach del Music Tour Festival del Premio Mogol. Nella sua esperienza artistica, EKA ha vinto e partecipato a vari concorsi. Ha tradotto l’inno nazionale dell’Ucraina in italiano ed è stata invitata a partecipare a vari eventi culturali ucraini, festival ed eventi organizzati in Italia. Ha scritto l’inno degli ucraini che vivono all’estero “Moia Ucraina”, acquisendo notorietà in Italia e nel suo Paese natale.
MARTSELINA DAVITAYA. Ha conseguito il diploma d’istruzione professionale con qualifica di insegnante di violino e viola e artista d’orchestra in Russia, Mosca. Ha affiancato all’attività concertistica in varie formazioni di musica da camera, quella di giornalista e consulente di marketing nel mondo della moda e della cultura, fino al suo trasferimento in Italia avvenuto nel 2015. Fin da subito ha iniziato varie collaborazioni con enti musicali italiani in particolare con un teatro musicale itinerante “Archi Mossi” e con l’Accademia Musicale Amedeo Bassi di Montespertoli all’interno della quale, dal 2016, svolge la propria attività di insegnate di violino. Sempre con l’Accademia Musicale di Montespertoli partecipa come docente a numerosi progetti laboratoriali. Fa parte di alcune formazioni orchestrali di Firenze, Roma, Ravenna, Torino, Montespertoli, Siena, Luca e Orvieto. Adesso fa il percorso di studi nel Conservatorio L. Cherubini di Firenze.
DENATA NDRECA nasce a Scutari, città emblema della cultura albanese, l’8 febbraio 1976. È lì che trascorre gli anni della sua infanzia, della sua gioventù ed è lì che si laurea. Giornalista, collabora con Albania News e la radio statale “Radio – Shkodra”, pubblica nel giornale locale e nelle riviste nazionali. Nel 1999 lascia definitivamente L’Albania. Nel 2000 arriva a Firenze, città dove ha frequentato l’università, lavora, scrive e vive tutt’ora. Alcune delle opere della pluripremiata poetessa albanese (fiorentina di adozione), sono state tradotte in spagnolo, inglese, francese, thailandese e nella sua lingua madre, l’albanese. Lavora come coordinatrice di servizi sociali e si occupa di diritti umani.