Mercoledì 20 settembre 2023
ore 18.30
Biblioteca delle Oblate – Altana Marielle Franco – Via dell’Oriuolo, 24 – Firenze
Nell’ambito della rassegna IDENTITIES. Leggere il contemporaneo, giunta alla VI edizione, l’Associazione culturale La Nottola di Minerva – con il contributo del Comune di Firenze, della Fondazione CR Firenze e dello sponsor Tram di Firenze S.p.A. – presenta:
Identità e sentimento
Viviana Viviani – La bambina impazzita
Arkadia editore
L’autrice dialoga con Stefano Miniati
Letture a cura di Federica Miniati
In un percorso lirico particolare e accattivante, la poetica di Viviana Viviani conduce il lettore verso un mondo ancora inesplorato. La bambina impazzita è una silloge poetica ma anche un testo narrativo, poiché tramite i diversi componimenti compie un percorso tra le diverse fasi della vita: l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta, la vecchiaia e la morte. Tra i temi narrati l’amore, la passione, la gelosia, il senso di inadeguatezza, la caducità, il rapporto con la poesia, con alternanza di quadretti di vita quotidiana e riflessioni più alte. Particolare attenzione è dedicata alla virtualità, ai rapporti nati via chat e a come il mezzo può influenzare sentimenti e relazioni. Si affacciano a tratti temi sociali come il lavoro e la povertà. Lo stile è tendenzialmente prosastico, ma non mancano momenti lirici, così come si alternano verso libero e metrica rigorosa. Il linguaggio è semplice e comprensibile ma condito di ironia a volte feroce e affondi spietati sulle contraddizioni dei rapporti umani.
Viviana Viviani è nata a Ferrara nel 1974 e vive a Bologna. Lavora come ingegnere, ma coltiva da sempre la passione per la scrittura. Ha pubblicato il romanzo Il canto dell’anatroccolo (Corbo Editore, 2012). È giornalista pubblicista e scrive regolarmente per le riviste “Pangea.news”, “Hic Rhodus” e “L’Intellettuale Dissidente”. Ha scritto la raccolta poetica Se mi ami sopravvalutami (Controluna, 2019), con la quale ha vinto i premi Lago Gerundo e Violani Landi. Nel 2021 ha collaborato con il cantautore Immanuel Casto all’album Malcostume, scrivendo i testi di tre canzoni.