h 18:00 – Rassegna
Centenario della nascita di Albert Camus
In collaborazione con la Regione Toscana – Assessorato alla Cultura
Se in campo con la maglia numero uno c’è Albert Camus, è il caso di dire che quello del portiere è il ruolo più letterario del calcio. E non banalmente perché vinse il premio Nobel per la letteratura, ma perché chi gioca tra i pali sviluppa la capacità di osservare da un punto di vista diverso: da dietro, dall’alto di un volo, sotto la traversa, strisciando sui gomiti o raggomitolato con la terra in bocca. Il portiere, come lo scrittore, è l’estremo difensore, è solo, e la sua visione del mondo è quella di chi si oppone, lotta e si arrende per ultimo.
Sarà presente l’autore, Emanuele Santi de Il Portiere e lo Straniero (L’Asino d’Oro Edizioni).
Coordina Franco Morabito, presidente dei giornalisti calcistici della Toscana.
Intervengono Massimo Cervelli, Regione Toscana; Felice Accame, docente di teoria della comunicazione presso il Centro tecnico della FIGC di Coverciano; Giovanni Galli, ex portiere della Nazionale.
“Tutto quello che so sulla moralità e sui doveri degli uomini, lo devo al calcio” Albert Camus
“Firenze! Uno dei pochi luoghi d’Europa in cui ho capito che nel cuore della mia rivolta dormiva un consenso”.
Nel mese di settembre è stato celebrato il centenario della nascita di Albert Camus “Solitario e Solidale”, – un’espressione usata da Camus per definirsi. La solidarietà con gli esseri umani, così come sono e nelle condizioni storiche in cui vivono, a partire dagli “ultimi”. Una solidarietà che non evita di essere ricacciati nella propria solitudine.
Temi e riflessioni che fanno parte della vita contemporanea e che proponiamo di affrontare utilizzando il calcio, spettacolo globale della nostra epoca, e il ruolo di portiere, solitario, rispetto agli stessi compagni e necessariamente solidale con essi, in cui Camus giocava.
Letture da Osvaldo Soriano, Futbol. Storie di calcio; Jonathan Wilson, Il Portiere; Edoardo Galeano, Splendori e Miserie del gioco del calcio.
Voce recitante: Lorenzo Degl’Innocenti