Non è un romanzo di fantascienza, almeno fino all’epilogo, dove la lucida e spietata visionarietà di questo autore francese si scatena in tutto il suo potenziale polemico e apocalittico aprendo uno scenario futuribile inquietante: “l’umanità deve scomparire; l’umanità deve dare vita a una specie nuova, asessuata e immortale, una specie al di là dell’individualità, della separazione e del divenire”