Mercoledì 3 luglio, Ore 19.00
Easy Living in Fattoria – O.V.A. Orto Verde Animali – Via Bernardino Poccetti, 1 – Firenze

Easy Living in Fattoria, nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2024 – iniziativa proposta nel Piano Operativo della Città di Firenze e in collaborazione con l’Associazione culturale La Nottola di Minerva ETS, presenta:

Presentazione libri Collana Pennisole, Hopefulmonster

Margherita Loy, Tutto ciò che resta

Marino Magliani, Materiali onirici di un somarello marino

Gli autori dialogano con Paolo Ciampi

Voce e musica a cura di Letizia Fuochi

  • Si può dire che la lingua madre di Margherita Loy sia direttamente l’italiano letterario. In questi tre nuovi racconti gli elementi portanti sono la possibilità della scrittura di essere semplice ma di aprire improvvise complessità, il gioco dei richiami tra il passato e il presente, la tensione tra la scena narrata e quella vista che si liquefà nel vissuto della parola, la rarefazione che è evocata con termini nitidi e precisi, i riverberi di infinite letture abitate da sempre, refoli bassaniani, il pensiero che gioca con le parole. E soprattutto la presenza dell’oggetto emblematico che catalizza verso sé le storie perdute e ne rende disponibile la narrazione.
    Abbiamo tre gioielli in questa raccolta. Ciascuno racchiude un mondo, conserva relazioni e affetti, vite irripetibili. Ma la loro essenza di gioielli riverbera su mondi, relazioni, affetti e vite il pregio del valore delle loro pietre, dell’oro, delle perle.
    Margherita Loy è una narratrice che nutre un personale rispetto nei confronti delle storie che racconta. Questo è un dato caratteriale che permea la sua prosa e la impreziosisce, sebbene la scrittrice mantenga con cura affilato il rasoio e appuntito il bulino al cospetto dei dolori e delle sofferenze.
  • In questo suo Materiali onirici di un somarello marino l’autore ci regala quello che è finora il suo libro più misterioso, un racconto inaspettato e subacqueo. Con movenze fiabesche si incontrano e si allontanano esseri acquatici, un “pesiolino azzurro”, un ippocampo Pippocampo, cavalluccio, anzi somarello marino, spugne, granchi, gamberoni come Lucio, un’enigmatica cavalluccia di nome Italia. Questi esseri si muovono in scenari di relitti abbandonati, fondali, pietre tufacee, ringhiere metalliche corrose e impastate di molluschi, coralli. La fiaba ha un’anima dolorosa, ci si muove come in un incubo pieno di pericoli (tra cui noi umani con le nostre reti e i nostri acquari), non si è padroni della propria direzione. È un testo importante per penetrare la scrittura di questo nostro narratore, un ligure di entroterra e di pietre ripide che qui scende direttamente sotto il pelo del mare e ci mostra in forma di apologo cosa si muove sotto la crosta terrestre dei racconti.

EVENTO FACEBOOK