MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE
ore 21.00 – Reading dell’Autore
Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
L’associazione culturale La Nottola di Minerva presenta la rassegna mur°arte PASSAGES, con il sostegno della Fondazione CR di Firenze
Umoristi, enigmisti, titolisti, cantautori, pubblicitari, imbonitori… Noi pensiamo di giocare con le parole ma la realtà è che sono le parole a giocare e noi a volte nemmeno ce ne accorgiamo. Ce ne serviamo per comunicare, ma loro non acconsentono volentieri e a volte si ingarbugliano, si fanno dispetti l’un l’altra, ci scappano. E così tra i grandi classici dell’enigmistica non c’è un gioco che non ci dica qualcosa di noi: l’enigma parla del sapere, il rebus parla del sogno, l’anagramma parla della combinatoria degli elementi, il cruciverba parla della nostra modernità.
STEFANO BARTEZZAGHI – PAROLE IN GIOCO
(Bompiani)
Per una semiotica del gioco linguistico. Capire quando una parola giochi e quando faccia sul serio non è facile, e forse non è neppure del tutto sensato. Il gioco è una potenzialità sempre presente nel linguaggio umano.
Non c’è lingua e non c’è epoca in cui non si sia giocato con le parole: troviamo giochi di parole nei testi più solenni di religioni, letterature, filosofie. Sono una dimensione comune a tutti: dagli analfabeti ai premi Nobel. Ed è proprio dalla classicità e dal folklore che la cultura di massa ha ripescato le più curiose ed enigmatiche combinazioni linguistiche per adattarle alla contemporaneità. Dall’enigmistica alla pubblicità, dalla satira ai tweet, la lingua mette in gioco le parole in modo che ci avvincano ancora prima che convincerci. In queste pagine Bartezzaghi ci spiega la natura di queste scintille dell’intelligenza e ci invita ad appropriarcene.
Stefano Bartezzaghi è nato a Milano nel 1962. Si è laureato con una tesi sulle strutture semiotiche dei giochi enigmistici. Tiene dal 1987 una rubrica di giochi di parole (La posta in gioco) con i lettori del supplemento della Stampa, Tuttolibri. Sull’argomento ha scritto due libri: Accavallavacca (Bompiani, 1992) e Anno Sabbatico (Bompiani, 1995). Nel 1995 ha collaborato con la rubrica Le città in visibilio al programma radiofonico Appunti di volo (Radio Tre), in un ciclo condotto da Enrico Morteo e dedicato ai luoghi urbani.