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(Bompiani)
L’esordio nella narrativa di Lia Piano è sorprendente per la sicurezza con cui mescola memoria e invenzione, evitando ogni facile nostalgia attraverso la leggerezza.
“La maestra mi aveva spiegato che i libri sono stati un tempo alberi, che la cellulosa proviene dal legno. Anche questo non era del tutto vero: i libri erano ancora alberi, e dove li posavi mettevano le radici. Se c’erano i libri significava che quella era casa. Finalmente ci eravamo fermati.”